Orribile ritrovamento in un appartamento: a scoprire il corpo morto legato con un sacco in testa è stato il fratello della vittima.
Si tratterebbe di un omicidio con “modalità violente”. Questo almeno il primo parere del Procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia, descrivendo la terribile scoperta fatta nella giornata di giovedì 30 novembre in un appartamento. Un uomo è stato rinvenuto morto legato e con un sacchetto nero in testa. A trovarlo suo fratello.
Morto legato con sacco in testa: la scoperta
Secondo quanto si apprende, nella giornata di giovedì 30 novembre, Safaei Chakar Kiomars, un 72enne di origine iraniana ma da decenni nel nostro Paese, è stato ritrovato senza vita nella sua abitazione dal fratello. L’uomo è stato rinvenuto morto legato e con un sacchetto nero in testa.
Una scoperta terribile che sarebbe avvenuta anche in compagnia del figlio di quest’ultimo. Secondo il Procuratore capo di Firenze, Filippo Spieza, il ritrovamento ha fatto subito capire alle autoritò di trovarsi davanti ad “una scena del crimine complessa” e con “modalità sicuramente violente”.
L’omicidio dell’uomo sarebbe avvenuto solamente poche ore prima del ritrovamento.
La ricostruzione
Secondo quanto si apprende da Fanpage, il corpo della vittima è stato ritrovato al sesto piano del palazzo dove viveva in zona Novoli. Il nipote del’uomo, che ha scoperto il corpo dello zio insieme al fratello di quest’ultimo, avrebbe spiegato che la porta di casa era aperta quando i due sono arrivati sul posto perché preoccupati dal fatto che il 72enne non stesse rispondendo alle telefonate.
“Mio zio non rispondeva al telefono e così mio padre ed io siamo venuti ad assicurarci che stesse bene”, ha raccontato il nipote. “Quando siamo arrivati, la porta era aperta. A trovarlo nell’ingresso è stato mio padre: mio zio era per terra legato e aveva un sacchetto in testa”.
Diversi ancora i punti da chiarire con le indagini che sono naturalmente in corso per comprendere cosa sia successo a Safaei Chakar Kiomars che aveva un banco al mercato di San Lorenzo ed era anche titolare di un’impresa individuale registrata alla Camera di Commercio di Firenze.